L’intervento si concentra sulla produzione lirica di Dante sino alla Vita nova e propone una lettura del rapporto tra rime e libello il relazione al concetto di performance. Concentrandosi sull’operazione, attuata nella Vita nova, di raggruppare, selezionare, ordinare e commentare le rime del passato, si esplorerà in particolare la riscrittura a cui esse vengono sottoposte, evidenziandone la complessità archeologica e temporale, e mostrando come, nella trasformazione da rime indipendenti e a sé stanti a liriche facenti parte di un’opera unitaria, si produca non solo un autore nuovo rispetto a quello delle rime, ma anche un nuovo tipo di autore.