Nuova edizione della Commedia
curatore: Giorgio Inglese - Editore Le Lettere
Come già nel 1921 e nel 1965, la Società Dantesca Italiana non ha mancato l'occasione offerta dal Centenario per fare il punto circa le ricerche e gli studi sul Poema dantesco. Alla pubblicazione della
Commedia secondo l'antica vulgata, a cura di Giorgio Petrocchi (1966-67), hanno fatto seguito più di cinquanta anni di lavoro collettivo, in Italia e fuori d'Italia, che ha approfondito e arricchito l'esegesi del testo, la conoscenza della cultura dantesca, delle sue fonti, nonché della tradizione, manoscritta e a stampa, grazie alla quale l'opera si è diffusa fino a diventare un "classico" universale. Nel frattempo, ha avuto significativi, sia pur contraddittori sviluppi anche la riflessione su metodi e procedimenti dell'ecdotica. Era dunque necessario che l'impostazione data prima da Giuseppe Vandelli e poi da Petrocchi all'edizione del Poema fosse messa a confronto con le nuove, cospicue acquisizioni, e con la discussione metodologica più recente.
La nuova edizione curata da Giorgio Inglese si fonda su una ridefinita classificazione dei testimoni, ricondotti a tre
lecturae del poema formatesi negli anni immediatamente successivi alla morte di Dante. Si riconoscono, in particolare: il testo curato dal "dantista" fiorentino Forese (Donati?) nel 1330-1331, noto dalla collazione Martini e dal ms. Trivulziano 1080 (1337/8); un'esile tradizione emiliano-romagnola, il cui testimone più antico e più puro e il ms. Urbinate lat. 366 (1352); una vulgata tosco-fiorentina, affermatasi ben presto come testo standard del poema, i cui rappresentanti più vetusti e autorevoli sono i mss. Egerton 943, Landiano 190 (1336) e Parmense 3285: collaterale alla vulgata, si distingue tuttavia per antichità e pregio il pisano ms. Ashburnhamiano 828 (ante agosto 1334). Entro questo ambito testimoniale, la lezione prossima all'originale si individua attraverso il confronto qualitativo fra le varianti; dove l'esame ne riconosca la pari ammissibilità o l'indifferenza, la selezione avviene su base probabilistica, prevalendo l'accordo fra i testi foresiani e il codice Urbinate, oppure fra quest'ultimo e la vulgata. Per la veste linguistica, punto di riferimento primario (come gia indicato da Petrocchi) è il ms. Trivulziano 1080, rimosse soltanto le forme estranee all'uso fiorentino documentato fra l'ultimo quarto del sec. XIII e il primo del XIV.
Giorgio Inglese è professore ordinario di Letteratura Italiana presso l'Università di Roma "La Sapienza". Ha curato, fra le altre cose, edizioni critiche di Machiavelli (De Principatibus, Mandragola) e il commento alla
Commedia dantesca (Carocci, Roma 2007-2016).
Dante Alighieri
Commediaa cura di Giorgio Inglese
Casa editrice: Le Lettere
Formato: 15 x 23, pp. 1100 in tre tomi, stampa su carta Palatina avorio di grammi 100.
I tre volumi sono inseriti in un elegante cofanetto in tela creato appositamente per contenere i volumi, la tiratura è di 1000 esemplari.
Legatura con copertina in materiale di alta qualità, cucita a filo refe.
ISBN: 978 88 9366 237 6
Collana: Edizione Nazionale delle Opere di Dante Alighieri a cura della Società Dantesca Italiana
Euro 290
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